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Il rossetto

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2Dic

L’inverno è alle porte, le giornate si fanno più fredde, il cielo nuvoloso e, come ogni anno, con quella rituale voglia di cioccolata e serie tv, ritorna anche il desiderio di scintillanti e natalizi look festivi sia in fatto di abbigliamento che di make-up.

E in tema di maquillage natalizio, qual è l’elemento più rappresentativo se non l’iconico, intramontabile e mitico rossetto rosso, croce e delizia di tutte noi appassionate estimatrici del mondo dei colori?

Come mai la scelta di questo piccolo cosmetico a forma di bastoncino, che usiamo per tingere le nostre labbra e che può essere fonte di piacere, talvolta diviene un vero e proprio dilemma?

Dilemma perché, diciamocelo, può capitare di vedere quel vivace color corallo, caldo ed avvolgente, sul volto di un’amica o su quello dell’attrice del film che ci piace tanto e, incantati dall’effetto di luce che sembra regalarle quel tocco di colore, di acquistare quello stesso prodotto; ma, dopo averlo provato su di noi, di rimanere delusi nel non rintracciare nel nostro viso il risultato atteso.

Se ci fermiamo ad osservare i volti di chi ci circonda, ci accorgiamo che lo stesso colore, che su qualcuno risulta naturale e luminoso, su qualcun altro può apparire eccessivo ed invadente. Da cosa dipendono queste differenze?

Questa piccola guida è rivolta a tutti quelli che, almeno una volta, guardando il proprio riflesso nello specchio, si sono sentiti insoddisfatti e si sono domandati il perché del proprio acquisto sbagliato.

Tips generiche per scegliere il rossetto perfetto

Ognuno di noi è diverso, come diversi sono i suoi colori e diverse le sue caratteristiche cromatiche; di conseguenza, quello che può andar bene per noi non sarà necessariamente giusto per qualcun altro, e viceversa.

La colorazione perfetta esiste, basta solo saper scegliere quella giusta.

Anche in questo caso, come sempre in armocromia, vale la regola della ripetizione.

Con la consapevolezza del nostro sottotono, valore, contrasto ed intensità, potremo scegliere il rossetto perfetto optando per un lipstick che ci assomiglia poiché asseconda le nostre personali caratteristiche cromatiche.

In particolare, imprescindibile ai fini della scelta è la valutazione del nostro contrasto: come capelli, sopracciglia e altri dettagli, il rossetto costituisce un importante elemento di contrasto che aggiungiamo al nostro volto. Maggiore è il contrasto e, di conseguenza, l’intensità che ritroviamo, maggiormente potremo osare con colori forti e brillanti, mettendo in risalto ed accentuando semplicemente una caratteristica che fa già parte di noi.
Al contrario, se i nostri colori e contrasti sono meno netti e più delicati, preferiremo tonalità più tenui e meno accese, in accordo con il nostro complesso cromatico.

Fare diversamente sarebbe come inserire un elemento di pop art in un quadro di Monet, come inserire un elemento di Kandinsky in un quadro di Appiani: vorrebbe dire aggiungere un elemento dissonante su una tela già intrinsecamente perfetta.

Sulla base di questo ragionamento, il contrasto ci rivela anche come mai la voglia smodata di acquistare un bel rossetto rosso ci colga soprattutto nei mesi invernali. L’abbronzatura estiva abbassa il nostro contrasto, rendendo più omogeneo il mix cromatico e di conseguenza meno armonico l’uso di colori più accesi.

Quando, dopo i mesi estivi, ritroviamo i nostri naturali contrasti, ritorna vigorosamente quel desiderio di osare di più.

Altra variabile fondamentale che non possiamo tralasciare nella scelta del lipstick perfetto è l’analisi del nostro sottotono: il sottotono freddo e lunare vuole colori freddi con prevalenza di blu al loro interno, il sottotono caldo vuole tonalità solari che presentano una prevalenza di giallo.

A tal proposito, ecco una piccola tip per distinguere un rossetto caldo da uno freddo: se sfumandolo sul polso o sul dorso della mano verrà fuori un tono violaceo o rosato, la cromia sarà fredda; se al contrario la sfumatura risulta aranciata, ci troviamo di fronte ad un colore caldo.

Ad ogni stagione armocromatica il suo rossetto

Sulla base dell’analisi delle caratteristiche naturali della persona, prendendo in esame il mix di pelle-occhi-sopracciglia-capelli e soprattutto tramite lo studio del colore della pelle, gli studiosi di armocromia suddividono convenzionalmente le tipologie cromatiche in 4 macrogruppi, che riprendono i colori della natura che muta durante l’alternarsi delle stagioni climatiche: autunno, inverno, primavera ed estate. All’interno di ogni macrogruppo vi sono altrettanti sottogruppi, poiché collocare tutti i colori dell’umanità in sole 4 caselle sarebbe impensabile. Resta comunque una suddivisione convenzionale, in quanto ogni persona è diversa e, dunque, sebbene ci si possa servire di questi sistemi prestabiliti che risultano essere una base imprescindibile da cui partire, ogni persona è un mondo a sé e richiede uno studio del tutto personalizzato che verrà svolto in sede di analisi.

Non voglio dilungarmi ulteriormente con approfondimenti sull’analisi del colore, ma questa premessa era doverosa per tornare alla spiegazione pratica delle colorazioni perfette per macrogruppo e per spiegare perché ad ogni sottogruppo corrispondono diverse sfumature cromatiche.

Naturalmente ciò si riflette anche nella scelta del rossetto: per ogni stagione, così come per ogni persona, vi sono nuance più o meno adatte.

Inverno

La macrostagione dell’inverno, statisticamente più diffusa in Italia, è caratterizzata da sottotono freddo, valore medio-scuro ed intensità medio-alta. Da queste tre caratteristiche prendono il nome i relativi sottogruppi (cool, deep, bright), in cui si rientra nel caso in cui una di queste prevalga nettamente sulle altre. Nel caso in cui le tre caratteristiche siano perfettamente bilanciate e non ce ne sia una dominante si parla di stagione assoluta, in questo caso di inverno assoluto.

I rossetti perfetti per chi rientra in questa stagione sono quindi cromie fredde, mai eccessivamente chiare e spente, caratterizzate da un’intensità che va da media ad alta.

Colori generalmente medio-scuri, freddi e saturi, come quelli dei frutti della stagione: via libera al color prugna, melograno, lampone o cremisi, mirtillo, ciliegia e tutti i frutti di bosco.

Come nude i colori perfetti saranno freddi e rosati, mai aranciati; fondamentale è che le nuance siano comunque sempre proporzionate rispetto al contrasto del mix cromatico: devono essere all’altezza della nostra intensità, altrimenti rischierebbero di “spegnerla”.

I colori da evitare saranno, quindi, quelli più caldi e smorzati.

Anche il finish del prodotto avrà la sua importanza: una texture più lucida e brillante sarà maggiormente valorizzante rispetto ad una più opaca.

Autunno

Passiamo alla macrostagione dell’autunno, fortunata in fatto di make-up, in quanto, negli ultimi anni, le nuance della sua palette sono state le protagoniste indiscusse della moda, prevalendo sulle altre e riempiendo i nostri beauty case.

Chi rientra in questa stagione ha sottotono caldo (warm), valore medio-basso (deep) ed intensità medio-bassa (soft): il rossetto perfetto avrà le medesime caratteristiche.

I colori caldi, tenui ed avvolgenti dei paesaggi autunnali ci possono guidare in questa ricerca. Perfetti saranno i nude carne a base calda, il color terracotta e mattone, fino ad arrivare ai toni del bordeaux per il sottogruppo deep, purché si mantengano sempre piuttosto aranciati.

Tra i colori da evitare in questo caso vi sono quelli più freddi e brillanti che risultano invadenti ed innaturali; il finish perfetto è matte e vellutato.

Estate

La tipologia estate, seconda all’inverno per diffusione in Italia, ha sottotono freddo (cool), valore chiaro (light) ed intensità bassa (soft).

I suoi colori sono freddi e delicati ed è valorizzata da colori tenui e contrasti leggeri; solo il sottogruppo cool, dotato di intensità più alta rispetto agli altri, esige maggiore saturazione, senza mai però raggiungere i livelli dell’inverno.

Da evitare sono sicuramente i toni più aranciati, quelli eccessivamente cupi e scuri, ma anche quelli troppo brillanti che potrebbero sovrastare la naturale morbidezza che caratterizza questa stagione.

I colori perfetti saranno comunque sempre freddi e polverosi, luminosi ma mai aggressivi. 

Via libera, quindi, a tonalità rosate ma anche a colori come malva, lilla, fragola, anguria e rosa prugna; il sottogruppo cool generalmente può osare anche con tonalità più intense, giocando sui toni del lampone.

Primavera

Ultima, poiché la più rara in Italia, ma non per importanza, è la stagione primavera. Caratterizzata da sottotono caldo (warm), valore chiaro (light) ed intensità alta (bright), la primavera predilige colori caldi ma più brillanti rispetto a quelli dell’autunno: le sfumature del corallo, del pesca, dell’albicocca e i rossi caldi e vivaci valorizzeranno perfettamente il suo incarnato.

Anche per quanto riguarda il finish la parola d’ordine è brillantezza: perfette texture luminose e lucide che accendono i vividi colori di chi rientra in questa categoria.

I “colori nemici” sono quelli più freddi e sbiaditi, ma anche quelli eccessivamente scuri e cupi che rischiano di oscurare la naturale vivacità di questa stagione.

Giunti al termine di questo breve excursus nel mondo nel colore,ricordiamo che ogni persona ha qualità ed esigenze uniche, che vanno studiate approfonditamente nelle loro peculiarità. Solo attraverso un’indagine accurata, svolta in sede di consulenza con un professionista, potrete scoprire quali sono le nuance perfette poiché totalmente in accordo ed in armonia con le vostre caratteristiche.


Articolo di Roberta Sorce

È stata occasionalmente contributor di alcune testate online, stagista presso una redazione e blogger.  
Studia lettere all’Università di Bologna e, appassionata di moda e amante del bello, diventa consulente di armocromia presso l’Academy.

Discussion

  1. Articolo molto interessante, chiaro ed esaustivo. La scelta del rossetto in effetti sembra una cosa semplice ma è di fondamentale importanza per valorizzarci. Grazie

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